Conosci davvero tutti i segreti su come funziona la sigaretta elettronica?
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Vedi le nuvole di svapo e pensi: Come funziona la sigaretta elettronica?
Cerchi su Wikipedia e su Google e poi pensi di saperne abbastanza… Ma sei sicuro di sapere davvero tutto quel che serve su come funziona la sigaretta elettronica?
PREMESSA: È il domandone dei domandoni di chi si avvicina allo svapo, a cui darò una risposta tecnica senza farti addormentare: girano troppi articoli perfetti come sonnifero! O al contrario così generici da lasciare del tutto ignoranti in materia. Questo articolo iniziale ti serve per saperne di più, affrontare alcuni elementi tecnici, ma senza annoiarti. Ci saranno presto altri articoli di approfondimento sui singoli componenti della sigaretta elettronica, e mano mano che li pubblicherò, inserirò i link qui così da farti trovare i riferimenti utili.
Per ora trovi online “Quali sono i tipi di batterie per sigaretta elettronica?” e “Cosa compone i liquidi per sigaretta elettronica?”.
La sigaretta elettronica è un dispositivo in cui si incontrano parti sia elettroniche, che meccaniche. Durante la svapata accadono diversi processi al suo interno che hanno come risultato finale la possibilità di fumare. La cosa che devi ricordare è che l’e-cig è completamente diversa dalla sigaretta classica. Infatti quello che fumi… NON È FUMO!
Cosa vuol dire che non è fumo?
Nella sigaretta tradizionale con il tabacco le reazioni fisiche e chimiche che avvengono sono le seguenti: l’aria che inspiro alimenta la fiamma, creando la combustione e bruciando carta e tabacco (e un sacco di altre schifezze come il catrame). Il fumo percorre il filtro per arrivare prima nella bocca e poi in gola e polmoni. Il fumo della sigaretta tradizionale fa male. Lo sappiamo tutti ma è bene ricordarlo. Il fumo della sigaretta elettronica fa male? La risposta breve è no, ma leggi l’articolo per approfondire!
Nella sigaretta elettronica l’aria gioca un ruolo molto differente: quando pigio il pulsante per dare energia si attiva la corrente dalla batteria chiudendo il circuito su una resistenza. Il passaggio di corrente riscalda la resistenza (coil), la resistenza calda fa evaporare il liquido aromatizzato che si trova nel serbatoio (tank).
La sigaretta elettronica emette vapore, non fumo da combustione!
Vedi quindi che nel secondo caso non avviene nessuna combustione, non brucia niente! Mentre con la sigaretta al tabacco si attiva un processo che genera sostanze cancerogene, quali monossido di carbonio e derivati del catrame, che vengono immesse col fumo nell’organismo. Per approfondire il confronto da un punto di vista dei rischi legati alla salute ti faccio leggere questo pezzo su Power Svapo “La sigaretta elettronica fa male ?” Informarsi è importante, mettilo nella zucca!
Svapareeeee! Ohhhh Ohhhhh… Sigarette elettroniche custom, Ohhh Ohhhh Ohhhh Ohhhhh!
Se sei qui perché sei interessato allo svapo, sono certo che ti è già venuta la voglia di smontare la tua prima sigaretta elettronica giusto per il gusto di vedere come è fatta, vero? Se sei un curiosone come me, ti elenco brevemente quali sono le parti principali. Però ora posa il cacciavite e fai il bravo, più in là lo riprenderai in mano: un passo alla volta. Leggendo i vari articoli acquisirai infatti nozioni utili finché, quando sarai esperto, potrai anche costruire una sigaretta elettronica da zero combinando i vari componenti. Il mondo dei prodotti, fatto da batterie, atomizzatori, cartucce e drip tip è letteralmente infinito ed in continua evoluzione. E pensa che questi sono solo una parte dei tantissimi componenti che puoi assemblare per costruire una sigaretta elettronica custom.
La Batteria.
Partiamo dal cuore della sigaretta elettronica, ovvero la batteria. La sua capacità, espressa in mAh (milliampere-ora), indica la durata della tua pausa svapo. Funziona esattamente come quella del tuo smartphone, più ci smanetti e meno dura. Hai presente quelle sigle legate alle batterie al litio tipo 350mAh, 650 mAh, 1100mAh e così via ? Bene queste ti indicano l’autonomia della sigaretta elettronica che stai utilizzando, all’aumentare dell’energia accumulata al loro interno. Inutile dirti che questo dato è molto più reale dell’unità di misura dei “puff”: alcuni produttori dicono quanti puff ovvero svapate puoi fare prima che la batteria ti lasci a piedi, ma ognuno può fare dei tiri più o meno lunghi, quindi è relativo. Così relativo che è meglio se lasci i Puff a Gargamella.
Inoltre quanto più tiri, tanto più velocemente si scarica la batteria. Il consiglio che posso darti riguarda allora la frequenza e l’intensità con cui fumi. Se la risposta è tanto, la scelta deve ricadere su una batteria più grande, sicuramente oltre 800mAh (devi scegliere una batteria grande anche per altri motivi, ma ci arriviamo dopo). Lo scarto in termini di capacità lo noti anche a livello estetico, perché la differenza tra un tipo e l’altro è di alcuni centimetri cubi, e soprattutto avrai notato che le sigarette elettroniche degli svapatori assidui sono a box (hai fatto caso al logo di Power Svapo? 😀 ). Più è grande il pacco batterie, maggiore è la potenza e la durata. Inoltre con “batterie elettroniche” nei nuovi modelli ti è consentito modificare addirittura la potenza dello svapo. Per fortuna infatti la batteria per la sigaretta elettronica si è evoluta nel tempo ed oggi è molto più performante rispetto ai primi modelli: ricordo quando ho provato qualche anno fa e credimi, la hit e l’aroma erano orrendi da subito!
Con le sigarette moderne di buon livello la potenza è costante, e l’aroma e la svapata non vengono alterati nel corso del tempo.
Quel che oggi differenzia davvero le batterie per sigarette elettroniche è il tipo di box e le regolazioni che consente: con batterie per sigarette elettroniche grandi e performanti e una box elettronica di ultimissima generazione puoi impostare una dozzina di diversi parametri e trovare la modalità di svapo che più ti piace, e sperimentare sempre nuove combinazioni.
Mille varianti di batterie per ogni esigenza
Per concludere quindi: ci sono mille varianti di gestione delle batterie, ad esempio alcune e-cig hanno voltaggio variabile, usano LiPo o Big Battery. Per orientarti meglio, per un consiglio tecnico dedicato puoi approfondire nell’articolo “Quali sono i tipi di batterie per sigaretta elettronica?”
Atomizzatore, Cleromizzatore, Cartomizzatore.
Continuando a smontare idealmente la sigaretta elettronica arriviamo al cuore dove troviamo un altro pezzo fondamentale, ovvero il componente che crea la nuvola di svapo. Il primo sistema di cui parlare è l’accoppiata atomizzatore+tank. Il gruppo atomizzatore + tank ha segnato per noi fumatori di e-cig un’innovazione incredibile dovuta al suo funzionamento poiché il tank risulta separato dalla resistenza a differenza del cleromizzatore / cartomizzatore.
Parliamo del cleromizzatore / cartomizzatore (sono sinonimi). È un sistema che spacca sul mercato, il sistema più antico e per alcuni ancora il sistema preferito. Nel cleromizzatore / cartomizzatore trovi delle fibre inserite dentro e intorno alla resistenza (il coil) e sono imbevute di liquido per sigaretta, inoltre nel cartomizzatore la resistenza è immersa nel liquido. Si dice che con questo sistema si consumi più liquido, e che il rendimento dell’atomizzatore sia migliore. Tuttavia non ci sono studi approfonditi che mettano a confronto le due tipologie di vaporizzatori. L’aspetto cruciale da affrontare invece riguarda il coil, ovvero resistenza, dei sistemi di fumo elettronico.
L’atomizzatore /cartomizzatore / cleromizzatore può essere prodotto con resistenza “normale” o a bassa resistenza. Inoltre la resistenza della sigaretta elettronica può essere a perdere o può essere una resistenza rigenerabile dallo svapatore stesso. È qui che si vede la grande differenza tra uno svapatore PRO e un novellino! Acquistando un atomizzatore con bassa resistenza l’Hit in gola è più deciso, poiché il liquido viene scaldato a una temperatura maggiore grazie alla maggior potenza scaldante. Presto pubblicherò una serie di speciali dedicati alla autocostruzione delle resistenze per lo svapo, alla fisica dell’atomizzazione, e li linkerò anche in questo articolo.
Drip tip.
Chiudo questa panoramica parlandoti del drip tip, ovvero la parte da cui aspiri il vapore. Ti dico che si tratta di pezzi fantastici da personalizzare grazie agli innumerevoli materiali e colori di cui sono fatti. Anche le forme sono variabili. [fusion_highlight color=”#57c5d8″ rounded=”no” class=”” id=””]Ti do subito un consiglio però, dato che ne ho provato diversi, ti consiglio quelli di forma tonda perchè hai una svapata migliore ed eviti la condensazione del liquido.[/fusion_highlight]
Il liquido per la sigaretta elettronica.
Il liquido della sigaretta elettronica non è una parte meccanica o elettronica ma è ciò che effettivamente fumi. Quindi è giusto sapere cosa consumi: si tratta di glicole propilenico e glicerina vegetale come base, insieme ad aromi di gusti diversi. Poi in alcuni liquidi trovi la nicotina. Se vuoi saperne di più leggi l’articolo “Cosa compone i liquidi per sigaretta elettronica?”
Effettivamente, anche dopo queste informazioni che ti ho fornito, puoi trovarti spaesato davanti alla scelta della sigaretta elettronica, anche perchè questa è stata una panoramica e non sono entrato troppo in dettaglio sui singoli componenti. Se continui a leggere sul sito ti posso dare una mano a conoscere i diversi tipi di sigaretta elettronica che avrai sicuramente visto in giro: quelle a forma di sigaretta tradizionale, quelle che somigliano ad una penna dalla forma stretta e lunga, oppure quelle con la base rettangolare. A tal proposito ti consiglio di leggere l’articolo “Vuoi farti un’idea sulle migliori sigarette elettroniche? Joyetech, Innokin, Eleaf, Justfog, Vaporesso”